16 maggio 2013

Maschere viso ecobio a confronto

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In questi giorni la mia pelle è purtroppo sottoposta ad un vento freddo e fastidioso, pur essendo maggio.
Sto usando con grande frequenta delle maschere idratanti e lenitive e ho pensato di metterle a confronto.

Avevo preso le maschere in monodoso dei Neobio al trifoglio, pensando potesse essere comoda in viaggio etc. ma non l'ho trovata particolarmente entusiasmante. 

Alverde come sempre fa dei prodotti dignitosi per il piccolo prezzo che hanno e questa maschera all'avocado mantiene quello che promette, è molto nutriente. 
E credo che pure Alverde abbia fatto le buste monodose di questa maschera. 

Ma la maschera Hyalus Mask di Suntronic è una notevole spanna sopra le altre: sembra quasi un latte, ti chiedi se forse non hai sbagliato flacone e tu stia usando un fluido detergente come maschera. Invece fidatevi, ha una capacità incredibile di lenire, reidratare ed elasticizzare la pelle. Ed è made in Italy, cosa non da poco. Saicosatispalmi ha un'ottima nota che descrive il prodotto, per comprendere il perché del prezzo.

02 aprile 2013

Fleur de figuier - Roger & Gallet

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Diciamocelo: chi in questi giorni non ha guardato mestamente fuori dalla finestra? Nubi dense e nere, pioggia battente, freddo... stivali, ombrello e cappotto pesante ancora appesi nel guardaroba vicino alla posta, mentre magari un vestito leggero langue nell'armadio e attende solo di essere indossato?
A volte un profumo può aiutare a scacciare via l'inverno ed è quello che è riuscito a fare Fleur de figuier di Roger&Gallet, che copiosamente mi sto spruzzando in questi giorni.




Ho letto che la fragranza si ispira all'Estérel: un massiccio dalle rocce rossastre situato tra la Provenza e la costa meridionale francese, tra Cannes e Saint Tropez, circondato da una macchia mediterranea rigogliosa. Non conoscendo molto la Francia ho cercato delle immagini di questa zona, scoprendo un paesaggio dai colori - e dai profumi immagino - meravigliosi.

(di Pierre Numérique)


(di Pierre Numérique)


(di carolinebayet)


Penso però che l'immagine che meglio rappresenti questo profumo sia un quadro di Henri Lebasque, pittore francese post-impressionista: Au balcon, en vue de l'Estérel

Henri Labasque
.

In questo quadro c'è tutta la fragranza di un giardino mediterraneo in un pomeriggio d'estate.

 Le prime note di questa acqua profumata sono di mandarino e pompelmo, una freschezza mitigata da una leggera nota amara di cumino e addolcita dal latte linfatico e dalla fruttata polpa del fico. Legno di cedro e note di muschio sostengono la fragranza e la foglia di fico, notoriamente acerba e dai sentori "verdi", risulta così meno ruvida.

Il profumo è stato realizzato da un famoso "naso", Francis Kurkdjian, creatore di numerosi profumi di successo.

Il flacone presenta la serigrafia di una illustrazione botanica rinascimentale della pianta di fico ed è arricchito da un nuovo tappo gioiello art déco. La scatola è di un bellissimo color corallo, molto estivo.


Pronti per le vacanze?

(Henry Gray,  Estérel plage, 1925 ca.)


(Io intanto però, me lo porto anche al lavoro...)




27 marzo 2013

Il latte: in cartone o in bottiglia di plastica?

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Fino a poco tempo fa avevo la possibilità di acquistare il latte in bottiglia di vetro. Purtroppo la nostra centrale del latte ha sospeso la commercializzazione di latte in bottiglia di vetro, lasciando moltissimi consumatori attenti all'ambiente orfani della loro scelta consapevole quotidiana. Senza entrare nel merito delle motivazioni di tale sospensione, ora che fare? Latte in cartone o in bottiglia di plastica?
Ve lo siete mai chiesto?

(by la tartine gourmande)

I materiali utilizzati per il confezionamento del latte sono 4: il Tetra Rex (prodotto da Tetra Pak) e la bottiglia in PET, per quello che riguarda il latte fresco, e Tetra Brik Aseptic, sempre prodotto da Tetra Pak e la bottiglia in HDPE, per quanto riguarda il latte a lunga conservazione: due tipi di bottiglie in plastiche e due tipi di contenitori in poliaccoppiato (ovvero carta + film plastico + alluminio).
Se andiamo a controllare le istruzioni delle varie aziende che si occupano della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti nella mia provincia, scopriamo che il tetrapak deve essere gettato nel "residuo", perché non viene riciclato. Legittimo perciò il dubbio se non sia meglio acquistare il latte in bottiglia di plastica, dato che questo viene raccolto separatamente e riciclato.
In realtà non è la finale destinazione di un materiale che dovrebbe determinare una scelta eco-consapevole, ma tutto il ciclo di vita di un prodotto, dalla sua nascita fino al suo smaltimento. Il Life Cycle Assessment (LCA) è una tecnica riconosciuta e diffusa che valuta nel suo complesso l'impatto sull'ambiente di un prodotto, dalla produzione delle materie prime, alla manifattura, fino alle fasi di smaltimento/riciclo/recupero finale, sia in termini di emissioni (aria, acqua e suolo) che di flussi di materia ed energia impiegati e prodotti.
L'Università di Padova ha pubblicato uno studio che rivela come il Tetra Rex (quello più leggero, usato per il latte fresco, per intenderci) ad eccezione del solo fabbisogno idrico (1,5 volte superiore al PET), batta di gran lunga la bottiglia di plastica, soprattutto quella in HDPE, sia per il fabbisogno energetico (3,3 volte superiore), il potenziale effetto serra (2,3 volte più elevato), di acidificazione (4,8 volte superiore) e di eutrofizzazione (3 volte superiore), che per tutto il ciclo di vita del contenitore, qualunque sia il metodo di smaltimento, cioè sia che venga destinato alla discarica, ai termovalorizzatori o al riciclaggio e nonostante anche l'eventualità che la bottiglia di plastica possa contenere una parte di materiale riciclato.
Questo studio è stato molto contestato dagli ambientalisti per via di una sponsorizzazione da parte della Tetra Pak. Stessa sorte per una ricerca condotta all'ENEA di Bologna, sponsorizzata da Granarolo. In realtà i risultati sono confermati anche da uno studio condotto da ricercatori dell'Università di Utrecht e di Berkeley pubblicato per Elsevier sulle emissioni di anidride carbonica legata alla produzione e smaltimento di vari tipi di packaging (alluminio, cartone, etc.), che rivelano inoltre come purtroppo il vetro non sia sempre la soluzione migliore e da preferire: il vetro necessita di grandi quantità di energia per essere prodotto, è pesante e occupa molto spazio, cosa che va ad incidere notevolmente sul suo trasporto. Solo nel caso di un suo continuo riutilizzo, senza essere gettata mai via, si può considerare la bottiglia di vetro una scelta ecologica.
 
Se vi interessa approfondire l'argomento:
 
***
Molto vecchia ma sempre molto carina ;-)

22 marzo 2013

Maschera viso del mese: lavanda

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Lavanda, cara amica mia, forse la migliore!
Lenitiva, calmante, disinfettante, antisettica ma delicata, cicatrizzante.
Non amo pasticciare con gli ingredienti sfusi, per cui ho acqusitato tempo fa questa argilla bianca in pasta di Bjobj pronta all'uso, ma per pigrizia l'ho sempre usata così. Ho provato qualche giorno fa ad aggiungere una goccia (UNA) di o.e. di lavanda e magia. Già nella mano l'impacco è diventato subito più morbido ed elastico, sul viso è diventato una maschera eccellente.


Pulizia profonda ma delicatissima del viso, pori liberati e affinati.
Ricetta basic ma molto efficace, da rifare ancora qualche volta in vista di nuovi trattamenti per la primavera.

Earthshots.org

27 febbraio 2013

Benecos Natural Lipgloss - Scarlet

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Ce l'ho circa da 10 mesi circa... non mi ha conquistata.
Colora pochissimo le labbra e il colore è disomogeneo nell'applicazione. Mi aspettavo tutt'altro.
Sulle labbra poi sembra olio. In realtà *è* olio (qui l'INCI).



Insomma no, mi ha un po' delusa.
Non so se lo ricomprerei...

21 febbraio 2013

Buone notizie: 5 nuovi bus ad idrogeno

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Sono arrivati i nuovi 5 bus ad idrogeno a Bolzano. La Provincia ha investito ca. 9 milioni di € in un progetto pilota insieme a Londra, Oslo, Milano e Aarau sui carburanti alternativi, spesa che copre dal 2012 al 2016 sia la produzione dei mezzi ma anche la loro progettazione, il loro mantenimento per 5 anni e tutto il know-how scientifico che ci sta dietro. Ora stanno facendo i test in città, in particolare per le salite dei ponti (perché ovviamente le polemiche sterili sull'inefficienza di questi mezzi sono saltate fuori...). Non vedo l'ora di vederli in città per fotografarli. Sapevo già che da alcuni anni ci fosse un progetto per la produzione dell'idrogeno, perché ci lavora una mia amica fisica dei tempi dell'università. Pareva fantascienza quando me ne parlò, ma sta diventando tutto realtà. :-)

30 gennaio 2013

S.O.S. freddo

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Questi due prodotti di Sanoflore della linea al miele, ovvero il balsamo labbra e la crema mani, sono la mia salvezza in questi giorni di freddo pungente, me li porto in giro ovunque.

La crema mani sembra apparentemente leggera perché si assorbe molto velocemente: in realtà protegge molto bene e a lungo le mani. È a base di burro di karité e contiene o.e. di cisto, miele e acqua floreale di arancio amaro e verbena.
Il tubo è da 75 ml, non praticissimo da portarsi in borsa, ma è molto resistente, morbido, non c'è pericolo che si rompa.


Il balsamo labbra è una vera manna dal cielo. Lo so, è in vasetto... c'è da storcere il naso. Ma credo sia impossibile fare un balsamo labbra di questa morbidezza in stick. Ha un sapore che crea dipendenza, un misto tra miele e limone... in poche parole, TORRONE.
Ho provato a fare la virtuosa utilizzando un pennellino per labbra retraibile, ma alla fine ho ceduto e ora ci tuffo copiosamente il dito.
Li ricomprerò, almeno il balsamo labbra.



 

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